Lanciata in Russia una piattaforma per il voto elettronico, basata su tecnologia Blockchain. Russia Unita, che e’ attualmente il partito al potere del paese, ha inserito una funzione di E-Voting nella versione aggiornata del proprio sito dedicato alle primare. La notizia e’ stata resa nota dall’agenzia di stampa russa TASS.
Intanto Putin stabilisce per il primo luglio 2019 il termine per la stesura di un regolamento sulle criptovalute nel paese, dopo che la Duma si è espressa a favore della creazione di una Criptovaluta Nazionale legata al prezzo del petrolio.
La nuova piattaforma per il voto, fa sapere Vyacheslav Sateyev capo dei progetti informatici per il partito Russia Unita, verrà utilizzata e testata per le votazioni primarie nazionali che si terranno l’8 settembre in tutta la nazione.
Il sistema di E-Voting ha il compito di incrementare il livello di trasparenza, eliminado qualsiasi intermediario nel momento del voto. Soltanto i cittadini che completeranno un processo di riconoscimento saranno autorizzati a partecipare al voto.
Nel mese di febbraio, il consiglio cittadino di Mosca aveva approvato un disegno di legge per l’utilizzo della tecnologia blockchain applicata al sistema di voto. Vorrei ricordarti che anche in Italia stiamo sperimentando un sistema di voto basato su tecnologia blockchain – ne ho parlato in questo post Voto su rete Blockchain Inizia la sperimentazione nei Villaggi Rousseau.
La Russia, come altri paesi nel mondo, sta intraprendendo il proprio cammino per portare il paese nell’era Blockchain.
Il presidente Putin, nonostante la sua opinione negativa sulle criptovalute, ha fissato per il primo luglio 2019, il termine ultimo per la stesura di un regolamento sulle criptovalute da parte della Duma.
L’obbiettivo di Putin è trasformare l’economia russa, portandola all’utilizzo delle risorse digitali come la blockchain. Tutto questo richiede un quadro normativo chiaro per le risorse finanziarie digitali, atto a scongiurare i pericoli legati al riciclo di denaro, all’evasione fiscale e al finanziamento del terrorismo.
La decisione del capo del Cremlino arriva dopo che la scorsa settimana la Duma, la camera bassa russa dell’Assemblea federale, si è espressa a favore del lancio di una criptovaluta nazionale sostenuta dal prezzo del petrolio. Non è ancora chiaro se possa trattarsi del CryptoRublo di cui si era sentito parlare diversi mesi fa.
La nuova Criptovaluta dovrebbe avere il compito di aggirare le sanzioni inferte alla Russia da Stati Uniti e Unione Europea dopo gli scontri avvenuti con l’Ucraina.
Secondo l’ex ministro dell’Energia Igor Yusufov, con il lancio di una criptovaluta, i paesi produttori di petrolio saranno in grado di aggirare le restrizioni finanziarie e commerciali, che sono diventate troppe negli ultimi anni. Sulla base di questo, il progetto porterà maggior beneficio ai paesi OPEC (l’organizzazione dei paesi produttori di petrolio) inclusa la Russia, che sarà in grado di aumentare le esportazioni di petrolio e gas.
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