L’Italia continua il suo Iter Legislativo verso l’implementazione della tecnologia blockchain nella vita pubblica del paese. Finalmente dopo anni di stagnazione, in cui una nazione come la nostra e’ diventata fanalino di coda in Europa, a causa di politiche inefficienti (non spetta a noi giudicarle in questo post) qualcosa di nuovo sembra intravedersi all’orrizonte.
Ripercorriamo gli Eventi
Ma facciamo qualche passo indietro al fine di comprendere il cammino del nostro paese verso le nuove tecnologie. Nel mese di settembre 2018, l’Italia mediante il ministro Di Maio ha firmato un accordo per aderire al Partenariato Europeo sulla Blockchain. Un progetto di cooperazione degli stati membri verso le nuove tecnologie. Fino a settembre l’Italia ne era rimasta fuori inspiegabilmente.
Verso la fine di settembre il MISE (Ministero dello Sviluppo Economico) lanciava una chiamata pubblica per selezionare 30 esperti del settore Blockchain, al fine di??approfondire e affrontare il tema delle?distributed ledger technologies (DLT) e della blockchain.
Dopo mesi in cui sono stati visionati i requisiti dei candidati il 28 dicembre 2018, il MISE ha reso pubblici i nomi dei 30 esperti che avranno il compito di traghettare il nostro paese nell’era delle nuove tecnologie creando una Task Force dal nome?Agenzia per l’Italia digitale.
Italia: Parte la Regolamentazione per la Tecnologia Blockchain
Regolamentazione Italiana sulla Blockchain
Sei Senatori della repubblica hanno proposto un regolamento per consentire l’uso della tecnologia blockchain come metodo di verifica approvato dallo stato. La proposta dovrebbe essere inclusa come una disposizione di legge proposta nel dicembre 2018, il cui obiettivo e’ il sostegno e semplificazione delle imprese e della pubblica amministrazione.
Secondo il regolamento, i registri distribuiti e gli Smart Contract potrebbero servire come firme elettroniche legalmente sanzionate in Italia, in conformita’ con il regolamento UE 910/2014, che si occupa di identificazione elettronica e servizi fiduciari per le transazioni elettroniche nel mercato interno UE.
La proposta di regolamento blockchain definisce sia tecnologie basate su libri contabili distribuiti che Smart Contract. Parlando sulla propensione legale degli Smart Contract, il regolamento stabilisce che :
Gli Smart Contract soddisfano il requisito di una forma scritta a seguito del consenso delle parti interessate.
Il progetto di regolamento attribuisce 90 giorni all’Agenzia per l’Italia digitale per delineare gli standard tecnici che i registri digitali devono possedere per essere considerati giuridicamente vincolanti.
Conclusione
Non vi dubbio che il percorso che l’Italia ha intrapreso ci renda fiduciosi e orgogliosi del nostro paese. Specialmente per noi, che quotidianamente facciamo informazione su questa materia. L’Italia come tutti i grandi paesi ha tutte le carte in regola per poter diventare uno dei leader a livello mondiale nelle nuove tecnologie. Avanti cosi’!!
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