La causa di questo improvviso rialzo è sicuramente imputabile alle affermazioni del presidente cinese Xi Jinping.
La Cina, che a fine 2017 di fatto decretò l’inizio della fase ribassista del BTC per tutto il 2018, bloccando le ICO e gli scambi di criptovalute nel paese, potrebbe oggi essere la la forza motrice per far entrare nuovi capitali sul bitcoin.
Di fronte alle debolezze di un sistema occidentale, incapace di comprendere appieno le potenzialità della tecnologia blockchain, la Cina con il suo presidente Xi Jinping sfrutta l’occasione affermando che il paese deve “cogliere l’opportunità” offerta dalla tecnologia blockchain.
Questo potrebbe anche significare che la Repubblica Popolare Cinese potrebbe aprire le porte alle numerose startup che non riescono a sviluppare i propri progetti in America e Europa a causa del caos normativo.
Gli equilibri si spostano
L’eterna discussione sulle normative, accompagnate da una visione non chiara dei legislatori in tale senso, sta facendo cambiare gli equilibri.
I legislatori (americani e europei) non sono in grado di trovare accordi nel breve, facendo capire che prima che si arrivi a una soluzione definitiva, ci vuole ancora molto tempo .
L’audizione del CEO di Facebook Mark Zucherberg al Congresso degli Stati Uniti, ha fatto capire al mondo intero, che gli americani non sono ancora pronti ad abbracciare la nuova tecnologia su larga scala.
Zucherberg ha affermando un concetto molto chiaro, che ho anche ribadito nella mia newsletter del venerdì:
Mentre noi discutiamo di questi problemi, il resto del mondo non sta aspettando. (Mai parole furono più profetiche!)
Il tempismo della Cina
Dopo l’udienza del CEO di Facebook e di fronte ai problemi normativi causati dall’incapacità dei regolatori di trovare un accordo, la Repubblica popolare cinese con il suo presidente Xi Jinping, fa presente al mondo intero che la Cina è pronta a “cogliere l’opportunità” offerta dalla tecnologia blockchain.
Il presidente Xi ha affermato che la tecnologia blockchain, potrà essere utilizzata per molteplici settori, come il finanziamento delle imprese il trasporto di massa e la riduzione della povertà.
Il Congresso cinese ha approvato la legge sulla crittografia, che andrà in vigore dal 1 ° gennaio 2020
La Cina intende aumentare gli investimenti concentrandosi sullo sviluppo della tecnologia blockchain e l’innovazione industriale.
Questo metterebbe il paese asiatico in una posizione di vantaggio rispetto a tutto il mondo industrializzato.
Le imprese cinesi adottano la tecnologia Blockchain
Mentre la Cina vieta ancora il trading sulle criptovalute, la crittografia potrebbe comunque essere la chiave per una spinta nazionale del Paese per essere più competitivo nel settore blockchain.
Dopo le parole di sostegno da parte del governo cinese verso la tecnologia blockchain, iniziano ad affiorare i primi dati relativi al settore in Cina.
Gran parte delle grandi industrustrie cinesi sta, già da diversi mesi, sviluppando progetti su tecnologia blockchain da implementare al proprio interno.
Più di 500 progetti sono stati registrati al Cyberspace Administration of China (una sorta di istituzione creata per il monitoraggio dei progetti basati su tecnologia blockchain) tra marzo e ottobre.
- Diversi uffici governativi, tra cui tribunali e uffici del fisco, stanno testando piattaforme basate sulla nuova tecnologia.
- Sei tra le principali banche del paese, comprese due di proprietà statale, hanno presentato la domanda per lo sviluppo di 14 progetti basati sulla tecnologia blockchain.
- Da marzo ad oggi si contano più di 500 progetti avviati in tutto il paese da grosse aziende pubbliche e private.
- Anche i colossi tecnologici del paese come Baidu, Alibaba e Tencent hanno presentato numerosi brevetti legati alla tecnologia blockchain e a servizi legati ad essa.
Conclusione
Mentre tutti eravamo concentrati sulle conseguenze di una guerra commerciale basata sui dazi, la Cina ha continuato nel “silenzio più totale” lo sviluppo di numerose piattaforme per l’implementazione della tecnologia blockchain in tutti i settori.
Questo mette l’occidente in una posizione di svantaggio, tecnologicamente parlando, con l’unica opzione di dover rincorrere il gigante asiatico, se si vuole provare a competere.
La causa di tutto questo è imputabile alle vecchie istituzioni, che di tecnologia e innovazione non ne vogliono sentir parlare, arrivando a bloccare progetti innovativi, pur di mantenere il controllo su tutto il sistema.
Il sistema commerciale del futuro sarà nelle mani della Cina. Adesso noi sbrighiamoci a rincorrere il ritardo accumulato!
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