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Listen to “Bitcoin a $ 9.300 – Quali sono le cause di questo rialzo?” on Spreaker.
Oggi vorrei approfondire le ipotetiche cause di questo attuale trend rialzista di Bitcoin e alcuni aspetti legati al suo utilizzo.
Ho parlato in molti miei post di BTC come bene rifugio, ma è importante non dimenticare che il Bitcoin nasce come una criptovaluta destinata ai pagamenti.
Eventuali cause del trend rialzista
Spesso le cause del rialzo, vengono associate alle tensioni internazionali come la guerra commerciale tra Cina e Stati uniti, o alle questioni sociali come ad esempio i disordini avvenuti ad Hong Kong o come il conflitto Stati Uniti Iran.
In questi giorni si sente molto parlare di una eventuale correlazione tra il Coronavirus e il Bitcoin, e che questo tragico avvenimento possa essere in qualche modo la causa che sta spingendo molti investitori a riversare parte dei loro capitali sul Bitcoin.
Ma sarà realmente cosi? Analizziamo la situazione.
Cosa centra il Corona Virus con il Bitcoin?
Scenario 1
Il Coronavirus sta creando in Cina molta incertezza sul lato economico. La preoccupazione a livello mondiale è molta, e i mercati finanziari credono che a causa del virus l’economia cinese possa rallentare.
Come tutti sappiamo una grossa fetta dell’economia cinese si basa sulle esportazioni, e il timore di un contagio globale del virus, potrebbe obbligare i paesi importatori a bloccare le merci provenienti dalla Cina, causando grosse perdite finanziarie per le società esportatrici cinesi.
I mercati finanziari potrebbero accusare ingenti perdite.
Se questo scenario fosse quello più realista, protrebbe spingere molti investitori a riversare i capitali su Bitcoin per preservare o aumentare il valore dei propri investimenti.
Nel 2019 abbiamo potuto appurare, che nei momenti di crisi o incertezza politica entra in gioco anche il Bitcoin come bene rifugio.
Scenario due
Il Coronavirus potrebbe essere la ciliegina sulla torta di una situazione internazionale geopolitica molto complessa.
Le tensioni tra gli Stati Uniti e l’Iran e la guerra commerciale con la Cina potrebbero bastare per destabilizzare il mondo.
In questa situazione è importante analizzare alcuni dati economici che in questi ultimi mesi stanno portando alla luce una situazione non molto rosea per le due superpotenze.
In modo particolare i dati economici cinesi denotano una flessione della domanda interna, oltre alla diminuzione degli utili industriali.
Le stime di crescita per il paese del dragone sono le più basse degli ultimi 30 anni.
In merito all’economia americana sono più mesi che si parla di un’economia gonfiata con dati non realistici.
Per avere conferme su ciò che dicono molti analisti sono andato a cercarmi alcune dichiarazioni di Peter Schiff, CEO della società d’investimento Euro Pacific Capital, noto alle cronache per essere stato uno dei pochi a prevedere la crisi dei mutui subprime nel 2007,
Il quale ritiene che l’economia americana potrebbe essere colpita da una nuova recessione, in quanto si tratta di una bolla.
A conferma di questa teoria, fa notare come Cina e Russia abbiano, negli ultimi due anni, venduto una quota significativa dei propri titoli di debito pubblico USA, sostituendoli con l’oro e forse una parte in Bitcoin.
E’ proprio in questi momenti che gli investitori riversano i propri capitali nei beni rifugio che paradossalmente crescono di valore nei momenti di crisi. Bitcoin com’è noto rientra nei beni rifugio.
Questi sono a mio avviso due scenari plausibili che potrebbero influire sul prezzo del bitcoin nel prossimo futuro.
Ma cosa pensano le grandi banche sul bitcoin a livello di asset su cui investire?
Naturalmente le opinioni sono tra le piü disparate, ma voglio portare alla vostra attenzione un nuovo rapporto del colosso bancario tedesco Deutsch Bank
Lo studio di DB evidenzia come Bitcoin sia un asset ancora troppo volatile per poter essere considerato un bene di valore.

I pagamenti in Bitcoin rappresentano ancora una piccola parte dei pagamenti globali, nonostante le transazioni a livello mondiale siano cresciute enormemente.

Questo dimostrerebbe che le valute digitali potrebbero diventare mainstream entro i prossimi due anni ed avrebbero il potenziale di cambiare l’equilibrio del potere economico.
Bitcoin quindi potrebbe essere utilizzato a livello globale per i piccoli pagamenti quotidiani (comprare le sigarette, pagare una tazzina di caffè ecc.), ma la sua impostazione ancora non lo permette.
Secondo Jack Dorsey fondatore e CEO di Twetter, affinché il bitcoin diventi una valuta globale ampiamente utilizzata, sono necessari alcuni miglioramenti lato utente, una maggiore sicurezza e una maggiore privacy.
Qualche giorno fa la società Square Crypto, di cui Dorsey e CEO e creatore, ha comunicato un Lightning Development Kit o (LDK) per aiutare gli sviluppatori a integrare Lightning con le loro applicazioni di portafoglio bitcoin.
Apriamo una piccola parentesi per coloro che non sanno cos’è la rete Lightning o Lightning network.
La rete Lightning è un protocollo di pagamento che funziona su una criptovaluta basata su blockchain (come Bitcoin ). Consente transazioni veloci tra i nodi partecipanti ed è stato concepito come soluzione al problema della scalabilità di Bitcoin .
Questa soluzione, una volta integrata nei wallet, permetterà di effettuare pagamenti in modo più veloce ed economico.
Detto questo e tornando al Lightning Development Kit, possiamo dire che questa potrebbe essere una soluzione ottimale per velocizzare le transazioni Bitcoin, risolvendo il suo problema di scalabilità dovuto a una blockchain lenta e ingombrante per certi versi.
In questi ultimi giorni vi sono state anche affermazioni pro e contro Bitcoin.
Il primo da citare è sicuramente Elon Mask CEO di TESLA e di XSPACE, che durante il podcast Third Row Tesla ha parlato di Bitcoin.
Nonostante i suoi numerosi tweet in merito all’argomento, non si è mai capito veramente quale fosse la sua posizione.
Mask ritiene che il Bitcoin e in generale le criptovalute rappresentino effettivamente un valida alternativa al denaro contante ma non come sostituto primario.
Il CEO di Tesla intravede altri metodi di pagamento, che possono essere integrati parallelamente all’uso delle valute digitali.
Un altro interessante parere arriva dal Milionario Tim Draper.
Per chi non conosce Draper è un investitore e finanziatore di startup nella della Silicon Valley.
Grande Fan del Bitcoin nel 2018 disse entro il 2022 arriverà a $ 250.000
Draper questa volta si rivolge ai millenial, raccomandando loro di acquistare Bitcoin.
Il milionario durante un’intervista con FOX Business, ha affermato che la finanza tradizionale, ha indebitato i millennial di centinaia di migliaia di dollari (aggiungo come non dargli torto) e che gli stipendi attuali non riusciranno mai a sanare questo debito
Draper evidenzia inoltre l’importanza del poter spostare liberamente capitali e beni in tutto il mondo.
Il vecchio sistema finanziario non funziona è evidente, ma quale sarà realmente la soluzione?
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