2019 blockchain e valute digitali
Un anno davvero pieno di avvenimenti. Tutto l’ecosistema blockchain è stato influenzato dal progetto di Mark Zuckerberg, CEO di Facebook, denominato Libra.
La finanza mondiale e le sue istituzioni, si sono trovate a dover gestire una situazione difficile, causata da una scarsa capacità di apprendere e gestire la nuova tecnologia blockchain e tutto ciò che essa comporta.
Un nuovo sistema monetario mondiale si sta costituendo. I paesi emergenti (Russia, Cina , India ecc) stanchi dei essere legati al dollaro USA per gli scambi commerciali, hanno capito che utilizzando la tecnologia blockchain possono creare una criptovaluta utile per il commercio, distanziandosi così dal nemico americano.
Anche diversi paesi musulmani come Malesia, Turchia, Iran, Qatar e Indonesia, stanchi delle imposizioni occidentali, stanno discutendo per la creazione di una criptovaluta musulmana unificata.
Facebook ha innescato in questo 2019 un alto livello di attenzione verso il mondo delle criptovalute. I governi di tutto il mondo si sono scagliati contro il progetto Libra e la Cina per correre ai ripari sta sviluppando lo Yuan digitale, sostenuto dalla Banca popolare cinese.
Il Fondo Monetario Internazionale (FMI) afferma che i due progetti ( Libra e Yuan digitale) sono i principali catalizzatori del cambiamento nel mondo bancario e hanno spinto i banchieri centrali di tutto il mondo a riconoscere l’ascesa delle valute digitali delle banche centrali (CBDC).
Mentre i regolatori continuano a criticare il progetto di Facebook, anche la Svizzera inizia ad avere dei dubbi. Il ministro delle finanze Ueli Maurer, definisce “la proposta attuale un fallimento”, mentre le banche centrali sono divise sul futuro delle risorse digitali.
Insomma c’era da aspettarselo che per Zuckerberg non sarebbe stato facile imporre al mondo il suo progetto Libra, ma sicuramente aveva calcolato tutto.
Adozione della blockchain
I paesi legati al BRICS hanno deciso di adottare la tecnologia blockchain nel loro tessuto produttivo e sociale. Questo mette tali paesi in una posizione di predominanza rispetto al mondo occidentale.
La comunità europea non è coesa. Francia e Germania proseguono individualmente rispetto al resto dei paesi europei, conscie che se il progetto Libra dovesse partire potrebbe essere un grande pericolo per l’integrità monetaria europea.
Ma è solo questione di tempo. I grandi colossi tecnologici prenderanno il sopravvento e il denaro come lo conosciamo oggi, lascierà posto al denaro digitale. Basta vedere cosa è successo in Cina con WeChat.
Il Bitcoin (BTC) 2019
In tutto questo scenario c’è il vecchio Bitcoin (BTC). La criptovaluta regina del mercato, data più volte per morta, dopo un 2018 da dimenticare (il suo valore è passato dai 20 mila dollari ai 3200 crirca ) ha visto nel 2019 una netta ripresa.
Dal mese di febbraio è ripartito un trend rialzista che ha visto il suo apice il 25 giugno toccando un valore di circa 14 mila dollari. Attualmente si attesta sui $ 7.200 .
Il Bitcoin ha raggiunto i 18 milioni di unità minate, per cui ne rimangono solo 3 milioni da mianare.
BTC sembra essere stato consacrato come bene rifugio. Più volte in questo 2019 si è potuto notare come nei paesi alle prese con una forte crisi economica, Argentina, Venezuela e Turchia solo per citarne alcuni, il bitcoin venga utilizzato per sfuggire alla forte inflazione.
Anche grossi investitori hanno mostrato segni di interesse verso bitcoin nei momenti di crisi (vedi in Asia).
Conclusione
Mi sarei aspettato in questo ultimo mese dell’anno un bel rally al rialzo di BTC, ma questo non è avvenuto. Il 2020 sarà per Bitcoin l’anno dell’halving, ovvero il dimezzamento delle ricompense per i minatori che passeranno dagli attuali 12,5 BTC ai 6,25 BTC. L’halving che dovrebbe avvenire il 14 maggio del 2020 è possibile monitoralo su https://www.bitcoinblockhalf.com/ .
Non ho la sfera di cristallo ma è naturale che in questa nuova fase, è possibile prendere in considerazione un eventuale investimento. Ovviamente investite sempre quello che potete permettervi di perdere.
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